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È un punto in rimonta e ha il profumo dell’impresa

METAL PROJECT ARZERELLO-HOMECLICK SB VOLLEY 3-2

PARZIALI: 25-20, 25-13, 19-25, 21-25, 15-10.

METAL PROJECT ARZERELLO: Bison, Ranzato, Rampazzo, Vansiempsen, Gardin, Salvagnin; Stefani (L), Marigo, Maritan, Carraro, Lazzaro, Ippolito, Carisi. Allenatore: D. Gomero. 

HOMECLICK SB VOLLEY: D’Isep 2, Zanellati 5, Fent 7, Buzzatti 10, Zambon 12, Ottone 24; Casanova (L), Scussel (L), Da Pos 8, Dall’Oglio 1, Sitta 2, Sanna, Costa. Allenatore: D. Pezzei. 

NOTE. Homeclick: battute sbagliate 16, vincenti 6, muri 10. 

Sotto 2-0 nel conto dei set, dopo aver perso il secondo parziale con 12 lunghezze di distacco, per di più in trasferta, nella tana della seconda forza del campionato. E senza l’attaccante più prolifica: Silvia Costa, infortunata. Qualsiasi squadra avrebbe alzato bandiera bianca. Ma la Homeclick di serie D, ormai lo si è capito ampiamente, non è una formazione come tante: ha in sé le caratteristiche per sorprendere. E regalare emozioni. Lo ha dimostrato, una volta di più, nella sfida di Arzerello: proibitiva sulla carta, esaltante sul campo. Perché, di fronte alla vice capolista, il gruppo guidato da coach Pezzei dà vita a una rimonta clamorosa. E trascina le quotate avversarie al tie-break. Poi, nel quinto atto, ha la meglio il Metal Project, ma il punto rimane. Ed è d’oro: non solo perché muove la classifica, ma per il modo in cui è arrivato. 

Nel primo set, infatti, la SB Volley getta alle ortiche otto servizi che spianano la strada alle padrone di casa, mentre nel secondo round è fatale un break – o meglio, un blackout – di 11-0. Sembra finita e invece il bello deve ancora arrivare. Perché Veronica Buzzatti e compagne limitano sensibilmente il numero degli errori in tutti i fondamentali – a cominciare dalla linea dei novi metri – trovano efficacia a muro, continuità in attacco e solidità in seconda linea. Costa è ben rimpiazzata da Zanellati prima e Da Pos poi, mentre Maria Ottone è in serata di grazia: l’ennesima, rispecchiata dai 24 punti mandati a referto. 

Su queste basi, prende forma l’insperata rimonta. E anche se è il sestetto padovano a scrivere la parola conclusiva, la sconfitta al tie-break ha il profumo della vittoria. E dell’impresa. «Una grande prova di carattere, le ragazze devono esserne orgogliose – è il commento del dirigente Claudio Casanova -. E avere la consapevolezza che se la possono giocare con tutte. Anche contro la seconda in graduatoria».