Atto conclusivo del campionato femminile di serie D per la Homeclick: sabato 27 aprile (ore 18.30), nella palestra di Mur di Cadola, le ragazze allenate da Diego Pezzei riceveranno una delle squadre più quotate dell’intero girone. Ovvero, il Metal Project Arzerello, terzo della classe e con un bilancio di 14 vittorie a fronte di 7 sconfitte.
All’andata, la SB Volley ha dato vita a una delle migliori prove dell’intera stagione: in terra padovana, infatti, era maturata la sconfitta, ma solo al tie-break, al termine di un confronto elettrizzante ed equilibrato, in cui Buzzatti e compagne avevano giocato alla pari con una squadra di spessore e qualità. Anche stavolta, indipendentemente dai numeri e dalla graduatoria, il coach si aspetta delle risposte precise da parte del gruppo: «L’impostazione non cambia da quando abbiamo la matematica certezza di concludere fra le ultime quattro. Alle ragazze chiedo grinta e impegno: caratteristiche che, peraltro, non sono mai mancate. È vero, abbiamo qualche acciacco, ma cercheremo di superarlo con la grande voglia di vincere: specialmente davanti al nostro pubblico. Non molleremo di certo in quest’ultima gara».
Pezzei ha solo parole d’elogio per le atlete: «Hanno sempre fatto del loro meglio. Il problema legato al rendimento altalenante? Semplice: quando tutte le giocatrici si esprimono a 100 all’ora, e sono disponibili, allora le partite le portiamo a casa. In caso contrario, tendiamo ad andare in difficoltà».
Ma la SB Volley vuole regalarsi un gran finale. Anche per ottenere un nono posto che aumenterebbe le possibilità di ripescaggio. Come conferma la capitana Veronica Buzzatti: «Teniamo molto a questo piazzamento, lo dobbiamo a noi stesse, al duro lavoro e all’impegno profuso. In più, giochiamo in casa e, nonostante gli infortuni dell’ultimo mese, abbiamo la grinta giusta, oltre alla consapevolezza di poter chiudere la stagione con il sorriso». La centrale non ha dubbi: «Anche dopo tanti anni in palestra, ho capito che non si smette mai di imparare qualcosa se la giusta l’umiltà è unita alla fame di vittoria».