Terzultima sfida in calendario per una SB Volley rigenerata dalla splendida vittoria di Vicenza, nell’arco di tre set. E dal nuovo aggancio al gradino più basso del podio. Ora, quel terzo posto, le ragazze guidate da Salvadego e Nesello intendono assolutamente mantenerlo. E, per farlo, dovranno sfoderare un gran finale di campionato. A questo proposito, il trittico conclusivo si apre con il faccia a faccia di domani (sabato 5 aprile, ore 19, al palasport De Mas), col Santa Croce. Un sestetto che naviga a metà graduatoria e ha appena imposto lo stop a una delle big del torneo: la Pallavolo Locara.
FINO ALLA FINE – In casa SB, il morale, la fiducia e la condizione vanno di pari passo. A maggior ragione dopo il blitz dello scorso weekend, al cospetto di una delle realtà più in forma del momento. E la conferma arriva dalla giovane Sara De Donà: «La vittoria di Vicenza ha dimostrato che abbiamo ancora la grinta e la ferma volontà per giocarcela fino alla fine e ottenere il miglior risultato possibile». La seconda piazza, occupata dall’Imarc Rossano, è lontana sei lunghezze: «Anche se sulla carta è difficilissimo, ce la metteremo comunque tutta per arrivare ai playoff. Nel frattempo, però, sarà importante mantenere la terza posizione. Alla fine, saremo comunque soddisfatte».
CASA DOLCE CASA – De Donà vive il momento, senza impostare troppi calcoli. E, in linea con il gruppo, punta al bottino pieno: «A prescindere dalla classifica, di fronte al Santa Croce dovremo impegnarci al massimo. Le ultime partite sono fondamentali per concludere la stagione nella maniera migliore». Entrando delle pieghe del calendario, emerge il fatto che il collettivo di Sedico-Belluno si esibirà in due occasioni su tre al De Mas, mentre l’ultima trasferta è prevista ad Abano Terme, nella tana di una compagine invischiata nella lotta per non retrocedere.
VALVOLA DI SFOGO – Andando a ritroso, lungo il percorso si è rivelato determinante anche il contributo della atlete più giovani. Come Sara: «La pallavolo per me è sempre stata una valvola di sfogo, fin da quando ero piccolina. Il salto di categoria in C è stato importante perché rappresenta il coronamento del mio impegno in tutti questi anni. Mi sento cresciuta da un punto di vista tecnico, oltre che personale: spero di poter dimostrare ancora molto sul campo».