SB VOLLEY-PALLAVOLO LOCARA 2-3
PARZIALI: 25-20, 21-25, 25-22, 14-25, 10-15.
PALLAVOLO BELLUNO: E. Barp 5, B. Barp 6, De Barba 13, Maschio 8, Pombia 13, Fiabane 11; Degortes (L), Consoli 6, De Pizzol 2. N.e. V. De Salvador (L), Costa, De Donà, Tamburlin. Allenatore: A. Salvadego.
PALLAVOLO LOCARA: Crestani, Fincato G. Brendolan, Fiorini, A. Brendolan, Burato; Turro (L), Sanson, Ingrosso, Soriolo, Andreis, Vandin, Lovato, Sanson. Allenatore: M. Zordan.
ARBITRI: Alessio Coradazzi e Mattia Benamati.
NOTE. SB Volley: battute sbagliate 12, vincenti 5, muri 7.
Aveva cullato a lungo dell’idea del successo “pieno”. E del conseguente sorpasso in classifica contro la terza forza del girone. Invece, lo scontro diretto scivola dalle mani della SB Volley, al termine di cinque set intensissimi. E lascia un po’ d’amaro in bocca alle ragazze di Salvadego. Le quali, per almeno metà gara, mettono in mostra una buona pallavolo. Ma non riescono a gestire la situazione di vantaggio e subiscono la rimonta di un Locara che difende l’impossibile e, nel finale, dimostra di essere maggiormente reattivo. Non basta una grande serata delle due centrali: Pombia confeziona 13 punti con un muro e un ace, mentre Fiabane firma due servizi vincenti, un muro e chiude a quota 11. Matura così il secondo passivo di fila, dopo quello di Ponte San Nicolò. E il quinto, in generale, di un campionato in cui il sestetto di Sedico-Belluno naviga in quarta posizione. Da sottolineare, la prima chiamata in C per Laura Tamburlin (classe 2010): la giovanissima palleggiatrice figurava nell’elenco delle convocate alla luce del forfait di Anna De Paris.
SPECIALISTA – L’approccio delle padrone di casa è impeccabile. Tanto è vero che, in un baleno, le veronesi sono doppiate: 8-4 griffato da Maschio. E 14-7, frutto pure di qualche errore del sestetto ospite. Ma la Pallavolo Locara si rifà sotto e un paio di contrattacchi in sequenza di Giorgia Brendolan valgono il -1: 17-16. A quel punto, a ristabilire le distanze sarà Carlotta De Barba – tornata sul parquet, dopo il problema fisico che l’aveva costretta ad alzare bandiera bianca durante il match nella tana del Colombo – e l’ace dell’ipoteca è realizzato da una specialista come Vittoria Pombia.
PARZIALONE – L’argomento è il servizio vincente? E fra le “relatrici” non può mancare Nausicaa Maschio, che dai 9 metri confeziona il break (13-11), mentre due punti in sequenza di De Barba valgono una mini-fuga (16-12). Peccato che, sul 18-13, si spenga improvvisamente la luce nella metà campo dolomitica. E il Locara non si lascia pregare: trova fiducia, continuità e stampa un parzialone di 8-0. Tutto ribaltato, quindi. E compromesso, nonostante l’ace di De Pizzol per il 20-21. Perché il finale di set è di marca veronese.
MURO – Ma la SB Volley riprende il filo del discorso. E, nel terzo round, sale di livello a muro: Elena Barp inchioda a terra il pallone del 12-9, Consoli quello del 16-11, oltre al contrattacco del +6. Nemmeno in questa circostanza, però, le veronesi contemplano l’idea di arrendersi: al contrario, imbastiscono un’altra rimonta e impattano a quota 19. Solo che, rispetto al secondo atto, l’epilogo è ben diverso: De Pizzol pennella il nuovo allungo (21-19), mentre Fiabane è decisiva sotto rete (23-20) e pure in difesa, nell’azione conclusiva, poi concretizzata nel migliore dei modi da una De Barba come al solito chirurgica.
RIMONTA VERONESE – Con le spalle al muro, il sestetto ospite mette in pratica ciò che sa fare meglio: reagire. Tanto è vero che aggredisce pallavolisticamente il quarto capitolo della sfida e scappa subito sul 5-0: in più, l’ace di Aurora Brendolan (14-7 ospite) scrive con ampio anticipo la fine. Si va al tie-break. Ma il vento del match ha definitivamente cambiato direzione. E spinge il Locara, capace di portarsi ben presto sul 5-2 e sull’8-4. Per la SB Volley, zavorrata da qualche sbavatura di troppo, non ci sono più spiragli.
LA PAROLA AL COACH – «La realtà è che dal quarto parziale non abbiamo più trovato delle valide soluzioni d’attacco – è l’analisi di coach Andrea Salvadego -. E abbiamo forzato troppi palloni. Alla lunga ci è mancata un po’ di convinzione. E contro una squadra come il Locara, che non fa cadere nulla, non ce lo potevamo permettere. Ora? Dobbiamo svoltare, essere più presenti e agonisticamente “cattive”».